冬月 STUDIO ♪

Lezione di Giappo #1

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view post Posted on 16/1/2011, 12:21
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LusHika { 7-3-08 }



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QUESTA LEZIONE E' STATA CREATA DA DRAGON7 DEL RPG2S.NET.
HO RICEVUTO PERSONALMENTE IL SUO CONSENSO NEL PUBBLICARLA QUI SOLO A SCOPO DIDATTICO DATA LA FINALITA' DEL FORUM E DEL SUO PROGETTO.
NESSUN ALTRO E' TENUTO A COPIARLA ALTROVE SENZA OTTENERNE IL SUO CONSENSO.



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Lezione 1




Ciao, sono Dragon7, forse vi ricordate di me per...no vabbè, studio giapponese all’università, potrò sembrare un kamikaze, che tra parentesi significa “vento divino”, magari vi servirà, ma amen, sono mosso dalla passione. Cercherò di non essere pesante, se dovessi esserlo fatemelo pure notare. È molto difficile fornire informazioni sufficienti alla comprensione senza scadere nel noioso o nel nozionismo ;O;
Cominciamo con qualche domanda basilare!

Perchè i giapponesi scrivono in quel modo strano?
Perchè quando i giapponesi vollero adottare un sistema di scrittura, pensarono bene (?) di importare i caratteri cinesi. E tutto ciò che i giapponesi scrivono, a livello grafico, deriva dai caratteri cinesi.
E non si limitarono alla scrittura. Ne importarono anche la lettura, ecco perchè i Kanji si possono leggere in due modi almeno, spesso di più. Dipende dal contesto, presto vedremo in che senso.

Quanti simboli hanno i giapponesi?
Uno studente universitario giapponese, alla laurea, conosce più di tremila Kanji (=caratteri cinesi). Tuttavia, solo 1945 sono necessari per comprendere appieno un qualunque quotidiano.

È vero che il cinese e il giapponese si somigliano?
A livello grafico, i Kanji sono quelli. Adesso il cinese è semplificato, mentre i Kanji giapponesi non lo sono, quindi ci sono molte piccole differenze. Inoltre, la grammatica cinese e quella giapponese sono completamente diverse: ecco perchè i giapponesi hanno dovuto ricavare delle “sillabe” (Kana) per riarrangiare le frasi secondo la loro grammatica. Ora, qualsiasi frase giapponese presuppone l’uso di Kanji e Kana in maniera mista.

E se ci sono ‘ste sillabe come mai non si possono usare solo quelle?
Perchè si creerebbe confusione. Nel giapponese ci sono tantissime parole uguali dal punto di vista fonetico, ma scritte con Kanji diversi. Ecco perchè facilitano paradossalmente la comprensione delle frasi. Questa somiglianza tra le parole è data dal fatto che già il cinese di suo è una lingua con molte parole uguali, distinte solo dal tono, e quando i giapponesi hanno importato le varie letture, i toni sono andati persi, rendendo le parole ancora più simili tra loro. Il discorso è un po' più complicato, ma per darvi un'idea, questo è ciò che è accaduto.

È vero che i giapponesi si arrabbiano se si scrivono male i Kanji?
Più che altro, il corretto ordine dei tratti è fondamentale per ottenere un Kanji corretto. Spesso una linea che esce nel posto sbagliato può comportare un cambio netto di significato.

Proviamo a capire quanto detto scrivendo qualcosa.

食べます。



Questo è un verbo, si legge ‘tabemasu’ significa “mangiare”. ATTENTI: ‘tabemasu’ non si legge proprio “tabemasu”. La u in giapponese è spessissimo muta, e lo è sempre dopo la esse, alla fine di una parola, come in tutti i verbi in forma cortese. Quindi, leggiamo “tabemass”. Anche se le ragazze, per adottare un linguaggio più femminile e delicato, spesso la pronunciano ugualmente.

Il Kanji rappresenta la parte invariabile del verbo, che veicola significato e basta, in questo caso ‘ta’. Le sillabe servono a rendere la forma adeguata. In questo caso la forma cortese al tempo presente (valida per tutte le persone, dal momento che queste in giapponese non esistono e vanno rese esclusivamente con i pronomi, come “io, tu egli” eccetera).

Una frase d’esempio?

私 は 食べます。
わたし は たべます。
Watashi wa tabemasu.
Io mangio.



‘Watashi’ significa “io, me”, in pratica colui che parla. Ma...
Che cos’è quel ‘wa’?
È la particella (posposizione) che identifica l’argomento della conversazione. Se volete parlare di qualcosa, allora quel qualcosa, all’interno della frase, prenderà (quasi sempre) la particella は, sempre che vogliate descriverne un’azione attiva o una qualità. (Tra parentesi... la sillaba è quella di “HA”, ma la convenzione vuole che se usata come particella venga letta “WA”).

私 は 田中 です。
わたし は たなか です。
Watashi wa Tanaka desu.
Io sono Tanaka.



‘Desu’: è questo il verbo essere usato per i predicati nominali. Ricordate che si legge “dess”. Lo potete usare per qualsiasi espressione che descrive uno stato o una qualità. NON per i predicati verbali di esistenza (per esempio, “sono nella stanza”).

Non vorrei tediarvi oltre con noiose spiegazioni, quindi chiedete voi ciò che non avete capito, è meglio per tutti. Spero che la lezione sia stata di vostro gradimento, ma se volete che propenda più per certi aspetti della lingua e della cultura, piuttosto che per altri, ditemi le vostre preferenze!


Riassunto

私 わたし Watashi "Io"
食べます たべます Tabemasu "Mangiare"
田中 たなか Tanaka "Nel mezzo della risaia" (nome molto comune)
です Desu "Essere" (nominale)
 
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Maruko ;;
view post Posted on 16/1/2011, 12:44




Interessantissimo e per niente noioso! Grazie =D
 
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Saiki ~
view post Posted on 16/1/2011, 17:02




uhu si infatti, preciso e interessante!
 
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~MARIA • Ushiromiya†
view post Posted on 16/1/2011, 18:11




Oooh, bello *___*
Grazie mille! <3
 
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3 replies since 16/1/2011, 12:21   93 views
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